Lorenzo Taccini

"DAL BRUCO A SATANA..."

 

 

 

1) DA UN BRUCO IN UNA BELLA GIORNATA DI MEZZO SOLE

2) INNO A SATANA

 

 

 

 

Annunciamo con sufficiente piacere l'uscita del secondo singolo di Lorenzo Taccini per la A.R. & Ronconi Software Labels, dal titolo "Dal bruco a Satana..."
Le canzoni sono due e la prima, dal titolo "Da un bruco in una bella giornata di mezzo sole", racconta molto poeticamente e in modo lessicalmente curioso (come nello stile di Lorenzo da sempre) la visione di un bruco che avverte gli stimoli del mondo bellissimo che al momento può solo sognare, nell'attesa di diventare poi farfalla... Il secondo brano, dal titolo "Inno a Satana", è una famosa poesia di Giosuè Carducci; musicata dall'artista in un modo del tutto originale e fantasiosissimo!...
Per chi fosse interessato all'acquisto di questa produzione dal sapore acustico-folk, può ordinarla tramite il portale discografico internazionale Discogs.com oppure tramite l'email ronconilabels@gmail.com al costo di 5€! Inoltre è possibile averla anche chiedendola direttamente all'artista e trovarla come distribuzione dell'etichetta ai concerti di Alexander Rocciasana e non solo.. Presso il MySpace Music ufficiale dell'etichetta e quello dell'artista (www.myspace.com/lorenzotaccini è l'indirizzo) sarà possibile ascoltare i nuovi brani e poter richiedere anche in questo caso una copia della produzione!!
Augurandoci che questa produzione sia di vostro gusto, vi diamo appuntamento alla prossima con una marea di novità e sorprese!!!!! :-)

 

 

 

 

 

DA UN BRUCO IN UNA BELLA GIORNATA DI MEZZO SOLE

A sbocciare c'è tempo
Fiorirai in qualche onda..
Fiorirà con il vento
Senza tali alla sponda...

Giorno delle ferite
Cento glorie regala...
Cento giorni da ovino
Sono un sogno nell'ala.....

 

Ma all'attesa sonò..
Solo tenebra e tena..
Sono fertili spore
In una fibra che trema...

..E capire il respiro
Non è gioia permessa..
Non è il limbo raggiro
Espregnato alla ressa.....

 

Nell'attesa e angoscia
Cadon sole e rugiada..
Cadon lampi e mimosa
Che sul corpo s'adagia...

..Accettare la sorte
Per un cielo migliore...
Per un soffio alle porte
Stare appesi al dolore.....

 

...Prima ch'ella felice
Sorgia al tiepido cielo..
Sorga il giorno felice
Fuga il sogno dal cielo...

E ti crogiola forte
Il dolore che squarcia..
Il dolore è una morte
Che da forse una marcia.....

 

..Così livido e fermo
Nel profondo di un buco..
Nel suo bozzolo elmo
In attesa stà il bruco...

E per sempre anelato
l'atimo di farfalla...
L'attimo che è arrivato
Vive, muore e poi balla.......

 

 

INNO A SATANA


A te dell'essere principio immenso
Materia spirito..ragione e essenza..
Vita mieti nei calici e la scintilla
Si come l'anima nella pupilla...

Mentre sorridono cadrà il sole
Che si ricambian d'amore e parole..
E pare un fremito di menarcano
Da lui che palpita, fecondò il piano...

..A te di sfrena silver s'ardito
Di poco...Satana, re del convito
Che all'asperzorio fai del tuo metro
Non prete, Satana..non torna indietro...

Vedi la ruggine...rode a Michele
Il brando mistico ed il fedele
..Spennato arcangelo cade nel vano
Ghiaccia quel funea..e a Geova in mano.....

Nebbie pallide e pianeti spenti..
Piovono gli angeli dai firmamenti...
E la materia..che mai non dorme
Re dei fenomeni, re delle forme.....

Sorbido è Satana...è dell'impero
Nel lampo tremulo di un occhio nero..
Ode che languido..sfuga e resista
O da credubido biolog insista.....

 

D'ella dei grappoli nel lieto sangue
Per cui la rapida gioia non langue..
Che la truggievole vita ristora
Che odor proroga..che amor m'accora...

..Dispibi o Satana...nel verso mio
Sedando il seno..sfidando il Dio...
Delle pontefici e delle cruenti
E come il fulmine scuoti le menti...

...A Degna Magna o Adorea Stardi
E Marmi vissero..e Deilai Carde
Quando le ioniche aure serene
Deola Venere..Ana Diomene...

A te nel Libano frenan le piante
Che dal macipite del risorto amante
..A te perveano le danze e i cori
A te virgian i campi d'amori...

Talle dorifere..paume di nume
Dove biancheggiano le cipre spiume
Che van del barbaro e del Nazareno
Furon degli agavi da retrosceno.....

..Con la sacra fiaccola i tempi tarzi
E segnan argolici Angher Aspaizen
Ti accolse profugo fra gli ideiari
E labra del memore nei casolari.....

 

..Ildeum felmineo se palpitante
E piando fermido nume d'amante..
La strega pallida d'eterna cura
Volge a soccorrere l'egra natura...

..Tu, l'occhio immobile dell'alchimista
Tu, dell'indocile mago la vista..
Vecchiastro torbido oltre i cancelli..
Riveli fulgidi cieli novelli...

Alla tebaide delle lacose
Fugendo...il monaco triste s'ascose..
E dal tuo tramite alla divisa
Beghini e Satana..ecco Luisa...

I manti maceri nell'aspro sacro
Diversa mormora di Mario e Flaco...
Alla davidica nenia ed il pianto
Formai dediche e arie da canto.....

..Rose nell'oila compagnia nera
Mera Licoide, mena Glicea...
Ad altre immagini della più bella
Talunsi popula l'insunnecella.....

..E dalle pagine di Ligardenni
Tribuni, consoli, turmi e frammenti..
Sveglia il fantastico, dica l'orgoglio
Respinge o'monaca sul Campidoglio.....

 

E voi che rapido come uno strusso
Voci fatidiche..bibliche iusse
E laura vigile grido mandate..
Sinova il secolo...piene letate...

E giagià tremana mitre corone
Di a chi stà bromulo la ribellione..
...E pugna e predica sotto la stola
Di Fra Girolamo Savonarola...

Givò la tonaca Martin Lutero
Giva fra i vincoli..un malpensiero
E spegne e folgora di chi al decinto
Mangare e nausae..Satana ha vinto...

..Un bell'e orribile mostro si sferra
Corre gli oceani, corre la terra...
Corrosco e furrido come i vulcani
I monti supera..e divora i piani.....

Sorvola i baratri e poi si nasconde
Per altre incognite impervie e profonde..
Ed esce indomito di videllino
Come di turbine manda il suo grido.....

L'alita spande..e bassa popolis
Satana il grande..assa benefico
Dia in quel loco..
Sull'irrefrenabile carnea del fuoco.....

 

Salute o Satana, o ribellione
O forse avindice della ragione..
Sacrate salgano i vincenzi voti...
Ha vinto il cielo dei sacerdoti!.......